Una delegazione guidata dal sindaco di Capaccio Paestum, Franco Alfieri, e dal Presidente dell’Atletica Agropoli, Angelo Palmieri, si è recata in visita al Palaindoor di Ancona, fiore all’occhiello delle strutture sportive nazionali. Accolti da esponenti di spicco sia della Federazione che dell’impiantistica sportiva, la delegazione ha subito preso atto dell’importanza di realizzare una struttura al coperto che, affiancata alla pista Pietro Mennea di Agropoli, farebbe diventare il territorio cilentano, con al centro proprio Capaccio Paestum e Agropoli, una vera e propria cittadella dello sport. Il Sud, e il Cilento, hanno la necessità di colmare le lacune strutturali che costringono, ormai ogni anno, migliaia di atleti e accompagnatori a scegliere location lontane centinaia di chilometri anche solo per un allenamento indoor.
“Come è nostro solito fare, testa bassa e lavorare – dichiara Angelo Palmieri – Crediamo nella forza dello sport come motore trainante per tutto il Sud Italia. Essendo presidente dell’Atletica Agropoli, sono testimone in prima persona delle difficoltà per i nostri atleti nel poter prepararsi e affrontare una gara indoor. Problematiche non solo mie, nostre, ma di tutte le società del Sud – conclude Palmieri”. Entusiasta anche Franco Alfieri, primo cittadino della Città del Templi: “Non ci siamo mai tirati indietro davanti alle sfide, anche se queste sembrano essere impossibili. Con una delegazione che ha rappresentato la Città, abbiamo scelto di recarci ad Ancona per capire in prima persona il progetto e la sua fattibilità. Sono rimasto colpito dall’accoglienza ricevuta – continua Alfieri – Spero, quanto prima, di poter ricambiare anche qui a Capaccio Paestum. Già ad Agropoli – aggiunge – ho sempre interpretato lo sport come riscatto sociale e traino per il turismo e, grazie al rifacimento della pista “Pietro Mennea”, pista che ad oggi tutti ci invidiano, è stato possibile ospitare eventi Nazionali con migliaia di persone. Guardiamo avanti – conclude il sindaco di Capaccio Paestum – sempre con l’ambizione di colmare quel vuoto strutturale e sociale che può e deve portare il nostro territorio sempre più in alto”.