STORIE DI ATLETICA, ASADH: L’ATLETA CHE VOLA


Oggi vogliamo parlarvi di Mohamed Asadh Mohammadu Rafeek, atleta in forza all’Atletica Agropoli, meglio conosciuto come Asadh, recentemente salito alla ribalta per essere riuscito ad ottenere la misura di 2.09 metri nel salto in alto in occasione del Meeting di Avellino.

Per farci raccontare meglio l’uomo, oltre che l’atleta, abbiamo deciso di sentire il suo coach Luigi Sabbato, che ci ha svelato aneddoti e retroscena, facendoci capire cosa si nasconde dietro un risultato del genere.

“Ho la fortuna di allenare un atleta ma soprattutto un ragazzo eccezionale. Asad è una persona di grandi valori umani, ambizioso e forte caratterialmente che, però, non dimentica mai la realtà da cui proviene, riuscendo a rimanere estremamente umile, qualità che gli permette di apprezzare tutto ciò che lo circonda e quello che di bello gli capita”

Oltre alla caratura umana dell’atleta, anche un bagaglio tecnico di livello, sempre pronto ad alzare l’asticella: “Ha uno schema motorio di base di altissimo livello, ogni allenatore sogna di avere tra le sue fila un ragazzo come lui. Riesce a correggere in poco tempo gli errori e sa essere un ottimo esempio anche per i compagni di allenamento”.

Una misura ottenuta tra duri allenamenti ma anche qualche turbolenza, ampiamente superate grazie ad un lavoro certosino sui dettagli e sulla motivazione: “Difficoltà ai campi di allenamento ed alcune problematiche esterne hanno rischiato di vanificare tutto il lavoro, ma la misura raggiunta raccoglie i frutti dell’intenso lavoro svolto. Questa prestazione era già nelle sue corde arrivando, forse, nel periodo più inaspettato. I giorni precedenti sono stati costellati da problemi fisici dovuti ad un risentimento sul collo del piede di stacco. Nonostante tutto, analizzando i dati in nostro possesso, avevamo capito che la condizione c’era e che il risultato sarebbe potuto arrivare, a patto di ritrovare la giusta condizione psicologica.”

Arriva il giorno della gara, la concentrazione, la gusta carica ed un asticella che rimane su a 2.09: “Tecnicamente è stata forse la gara più brutta, ma ricca di umanità! Gli ho spiegato l’importanza di raggiungere questo traguardo e di non lasciarsi influenzare dai problemi fisici, di provarci fino alla fine rimanendo concentrato. Finalmente il 2.09 e la sua frase dove mi dedicava il salto”

Asadh ed il tecnico Luigi Sabbato subito dopo il 2.09 di Avellino

Per Luigi ed Asad un futuro ancora ricco di nuove sfide: “Asadh, essendo un ragazzo ambizioso e con un grande sogno, continueremo a lavorare sempre al massimo, ponendo sempre obiettivi reali da raggiungere di volta in volta.”